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Vien Natale. Auguri dal NOCI gazzettino

Vien Natale, non facciamone un evento speciale, straordinario sol perché esso giunge dopo due anni di “assenza”, evitiamo lo stress e riconsideriamo la magia della Natività: una stalla con la sua mangiatoia e due animali, una cometa in cielo, la gioia e lo stupore di pastori raccogliticci dei dintorni, un Bambino inerme ma potente, quello che rinnoverà il mondo. La “felicità delle piccole cose” (Ariosto, Satire, III) o “di niente” (Fucini, poesie).

Non diamoci da fare straordinariamente. “Calma e gesso”, gioia soffusa, condivisione, stiamo insieme con prudenza. Non ambiamo di raggiungere la perfezione, di stupire, di rendere l’evento 2021 straordinario. Evitiamo stress e superprestazioni. Non creiamoci problemi eccessivi nella ricerca di regali più impegnativi, al limite del perfetto, non strafacciamo in cucina. È documentato lo stress malefico della casalinga responsabile dei pranzi delle feste. Così come il dopo-festa si infittisce di rimorsi, di sensi di colpa, di eventi patologici che interessano, specialmente, cuore e circolazione del sangue.

Da recente studio nazionale svedese su 283.014 casi di infarto miocardico tra il 1998 e il 2013 in vacanze di Natale/Capodanno, Pasqua, 15agosto, eventi sportivi di rilievo mondiale, è risultato che Natale (specie il 24 dic.) e Ferragosto sono associati a rischio più elevato di infarto miocardico; meno a Pasqua e negli eventi sportivi (ci si muove di più). Rischio più pronunciato in over 75 anni e nei diabetici e coronaropatici.

A tavola, concediamoci una responsabile, consapevole libertà, non mettiamo al bando gli alimenti della tradizione nostra che non disdegna le verdure amare, i “sopratavola” ed introduciamo qualche seduta di esercizio fisico (la camminata di 30 minuti quotidiani a passo svelto, confacente) e, soprattutto, facciamo rinunce nei giorni precedenti (le “vigilie con un modesto menu e niente carne” erano precetto non solo religioso ma anche di salute) o successivi. Poco alcol (specie il super) e molti liquidi: acqua, tè, spremute senza zuccheri aggiunti.

A tavola e durante i giochi e le conversazioni di famiglia, sia tassativamente proibito di parlare di conflitti interni passati o presenti, successioni, proprietà, politica e, in questo frangente, di Covid né di si-no vaccino. La Tv può attendere.

Proteggiamoci dal freddo ma non ostacoliamo i ricambi d’aria negli ambienti in cui soggiorniamo. Indossiamo indumenti sufficientemente protettivi e che possano consentire l’adeguamento a mutamenti di temperatura (vestirsi “a cipolla”, a strati, che, cioè, possiamo sottrarre o sommare a seconda dei casi), evitiamo i cambi repentini di ambienti e temperature relative. Proteggiamo bocca e naso (la mascherina ci sarà utile anche per questo).

Potrebbero capitare – crepi l’astrologo – piccoli raffreddori o parainfluenze. Raccomandati: “sciroppo” di letto e coperte, piccoli rimedi, semplici del fai-da-te (consiglio di medico o farmacista), farmaci delle confezioni cosiddette da banco (con bollino rosso), alimentazione controllata, idratazione sufficiente.

Il freddo può causare secchezza, ruvidezza e screpolatura della pelle, arrossamenti e prurito, persino i dimenticati geloni e la benefica mascherina (da non trascurare), in persone sensibili, può provocare secchezza cutanea ma anche dermatite o acne.

Contro irritazioni cutanee, sostanze emollienti, pomate ad azione idratante e antisettica e creme lenitive ad azione antipruriginosa e antinfiammatoria; per le screpolature, creme protettive e ad azione antisettica, antinfiammatoria.

Prudenza e distanziamento sociale, che non vale per chi non è vaccinato a dovere poiché questo non va ammesso nei consessi, locali e nei contatti di qualsiasi tipo. Difendiamo la nostra salute.

Buon Natale e miglior Anno Nuovo da noi tutti del NOCI gazzettino.

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